Infestalia: la Scuola della Disinfestazione

Infestalia nasce dopo oltre 20 anni di esperienza nell’insegnamento nel mondo della disinfestazione.

L’idea di realizzare una vera e propria scuola è sorta da più tessere di un puzzle che finalmente ha preso forma: le sempre più numerose richieste di corsi, la consapevolezza dell’importanza della formazione realizzata ad alto livello, la volontà di trasmettere la conoscenza per portare il mondo della disinfestazione su un piano di eccellenza nel panorama italiano e di migliorare la responsabilità e la qualità dei professionisti. Inoltre alcuni amici disinfestatori ci hanno incoraggiati a concretizzare in modo più organico alcune idee che da tempo erano nell’aria.

E così, non volendo, abbiamo attuato questo motto: “Dimmi e io dimentico; mostrami e io ricordo; coinvolgimi e io imparo” di Benjamin Franklin, padre fondatore degli Stati Uniti d’America e scienziato.

In questi anni i nostri discenti sono stati gli operatori, i titolari di imprese di disinfestazione ma anche i responsabili del controllo qualità di aziende alimentari, gli ispettori e gli auditor.

Abbiamo fatto anni di pratica organizzando corsi a catalogo nelle nostre sedi oppure andando presso i clienti.

I nostri docenti Senior si aggiornano continuamente compiendo sopralluoghi presso chi richiede una consulenza tecnica. Ciò li spinge a sperimentare nuove metodologie e a cercare la soluzione migliore per risolvere anche i casi più complessi.

La scuola Infestalia è stata realizzata applicando la competenza conseguita in tanti anni e mettendo in pratica meccanismi che possano aiutare i discenti ad acquisire i concetti per portare a casa metodi migliori per lavorare con professionalità, qualità e facendo fruttare al meglio le nuove conoscenze imparate durante i corsi.

Chi parteciperà ai corsi presso la sede di Infestalia potrà apprezzare ambienti moderni e confortevoli, destinati ad accogliere e mettere a proprio agio chi ha deciso di dedicare ore o giornate a una parte troppo sottovalutata di ogni lavoro: l’aggiornamento.

Le ampie aule daranno il benvenuto ai discenti e le più moderne tecnologie saranno a disposizione dei docenti per esporre concetti e approfondire argomenti inerenti la disinfestazione.

Inoltre sono stati realizzati ambienti specifici come il Laboratorio Entomologico e il Laboratorio Chimico che saranno di supporto per imparare a riconoscere i parassiti e per apprendere le particolarità dei prodotti chimici.

La parte più interessante, per quanto riguarda il coinvolgimento pratico, è costituita dalle ambientazioni che aiuteranno docenti e discenti a vivere e capire meglio come intervenire negli ambienti più comuni (cucina/bar, camera da letto, biblioteca, industria alimentare). Per attuare questa idea, all’interno della scuola sono stati riprodotti veri ambienti che agevoleranno l’apprendimento di concetti, lo studio degli infestanti, le metodologie di lotta, i comportamenti scorretti/da evitare. L’idea di questi ambienti ci è stata suggerita dagli amici inglesi della Killgerm. Questa grossa azienda, leader del mercato britannico, ha precorso i tempi realizzando i corsi con successo da anni. Nei loro uffici hanno allestito alcuni ambienti  per le applicazioni pratiche. L’idea ci è piaciuta e abbiamo deciso di metterla in opera anche noi, con qualche accorgimento tutto nostro.

Certificazione ISO 29990

Come certamente saprete, dal 2015 Colkim è certificata per i servizi di formazione. La Scuola della Disinfestazione rientrerà in questa certificazione, garantendo un servizio educativo che rispetti determinati criteri formativi.

I corsi

Per iniziare, proponiamo un calendario che prevede due tipologie di corso: Fondamenti di Pest Control, rivolto a coloro che non hanno mai fatto un corso con Colkim, della durata di 3 giorni, e corsi di approfondimento di diversi temi. Per iniziare saranno disponibili Roditori, Parassiti nelle industrie alimentari, Mosche-Blatte-Zanzare, Insetti sociali (termiti e imenotteri aculeati), Zecche-Pulci-Cimici dei letti. Inoltre è previsto un Corso Propedeutico per RCQ delle Industrie Alimentari.

Sarà sempre possibile prenotare corsi personalizzati per differenziare argomenti e modalità di svolgimento.

Calendario corsi primo semestre 2018.

I docenti

Oltre ai docenti definiti “Senior”, che sono i pilastri della Scuola della Disinfestazione (stiamo parlando di Aldo Gelli, Maurizio Bocchini, Fernando Pasqualucci e Stefano Murari), si affiancheranno altri nomi importanti del mondo della disinfestazione per dare alla scuola un ampio respiro e la possibilità di introdurre argomenti diversi. Ogni corso sarà sempre garantito nei suoi contenuti e nella dinamica di apprendimento.

Attestati e Tesserino del Disinfestatore

Al termine di ogni corso ci sarà un esame scritto a seguito del quale verrà rilasciato un attestato di partecipazione a tutti i discenti, un attestato di superamento esame e un Tesserino del Disinfestatore, per coloro che avranno superato il test con esito positivo.

Questa piccola novità, in attesa del tanto sospirato Patentino, sarà costituita da una card personale sulla quale, oltre ai dati anagrafici e alla foto di riconoscimento del detentore, verranno indicati tutti gli esami superati con esito positivo. Riteniamo che possa essere uno strumento utile da spendere presso i clienti finali che saranno rassicurati  dall’evidenza della preparazione dell’operatore/titolare dell’azienda di disinfestazione che si recherà nelle loro sedi.

Da oggi, in Italia, non ci sono più scuse per restare fermi alle proprie conoscenze in materia di allontanamento degli infestanti: ora la Scuola della Disinfestazione c’è.

Tesserino del Disinfestatore

Al termine di ogni corso in Infestalia, a coloro che avranno superato il test con esito positivo, verrà rilasciato un Tesserino del Disinfestatore.

Questa piccola novità, in attesa del tanto sospirato Patentino, sarà costituita da una card personale sulla quale, oltre ai dati anagrafici e alla foto di riconoscimento del detentore, verranno indicati tutti gli esami superati con esito positivo.

Riteniamo che possa essere uno strumento utile da spendere presso i clienti finali che saranno rassicurati  dall’evidenza della preparazione dell’operatore/titolare dell’azienda di disinfestazione che si recherà nelle loro sedi.

Rubrica di Roberto N.3: Ptinidi: insetti simili a ragni

Eccoci al nostro terzo appuntamento, questa volta per parlare di alcuni particolari insetti di aspetto molto simile ai ragni con i quali spesso vengono confusi (basta semplicemente contare le sei zampe per non sbagliarsi!): gli Ptinidi.

Anche se non molto diffusi, questi coleotteri presentano abitudini di vita per certi versi simili a quelle dei tarli (famiglia Anobiidae) e possono assumere importanza soprattutto nelle abitazioni private, vecchi alberghi, magazzini alimentari, mulini, musei. Sono fondamentalmente onnivori, nutrendosi di detriti alimentari di vario tipo (cereali, farine e semole, pasta, biscotti, cacao, camomilla, pepe, erbe essiccate per infusi, ecc.), ma non disdegnano carta, fieno, materiale in decomposizione di origine animale e vegetale. Spesso utilizzano i nidi e le tane di piccoli vertebrati, dove possono consumare i resti di piume e penne, cadaveri, escrementi di piccioni, roditori, pipistrelli. Questi infestanti tollerano molto bene le basse temperature e possono rimanere a digiuno per diverso tempo.

Morfologicamente presentano piccole dimensioni, un corpo fortemente convesso e arrotondato, elitre completamente glabre e zampe molto lunghe. Fra le oltre 20 specie che frequentano gli ambienti domestici e le industrie alimentari, ricordiamo innanzitutto Gibbium psylloides, lungo 2-5 mm e caratterizzato da una colorazione brillante rossa tendente al nero.

Gibbium psylloides (fonte: www.flickr.com)

Frequentano luoghi scarsamente illuminati e la femmina depone dalle 50 alle 100 uova incollandole sui substrati di cui si alimentano. Addirittura in Gran Bretagna colonizzano le antiche residenze storiche, ricche di legno, anche umido, dove creano danni a materiale cartaceo e tessuti preziosi (soprattutto lana). La durata del ciclo biologico, comune per gran parte delle specie, è fortemente influenzata dal tipo di substrato e dalla temperatura ambientale e dura in media dai 4 ai 6 mesi, anche se in condizioni ottimali (25 – 30 °C) l’intero ciclo biologico si svolge in circa 2 mesi. Spesso le forme giovanili di questo insetto si impupano all’interno di una celletta sferica scavata nei cartoni, sacchi o legno (es. travi).

Molto simile sia dal punto di vista biologico che morfologico è la specie Mezium affine che, a differenza della precedente, si riconosce per una sorta di stretto collare di peli dorati.

Mezium affine (fonte: www.pbase.com)

Il genere Ptinus ha un corpo più allungato e possiede ali funzionali, a differenza degli altri che sono atteri. Fra le specie più pericolosa per le derrate, Ptinus tectus è in grado di attaccare sostanze vegetali secche come cereali, farine, spezie. Nell’arco di 3-4 settimane una femmina depone parecchie decine di uova, che aderiscono facilmente al substrato, ricoprendosi poi di detriti: in 90-120 giorni viene raggiunto lo stadio adulto. Le larve possono danneggiare e perforare varie tipologie di imballaggi per i prodotti alimentari.

Ptinus tectus (fonte: www.flickr.com)

Niptus hololeucus è un altro piccolo ptinide inconfondibile, di color bruno dorato, e ricoperto da numerose lunghe setole filiformi giallastre. Non è raro trovarlo nei favi abbandonati di api e vespe, e generalmente la sua presenza non è significativa, anche se in alcuni casi può danneggiare le fibre naturali come lana, lino, seta. I tessuti sono più a rischio se macchiati in qualche modo di grasso. Attacca diversi tipi di alimenti vegetali come spezie e prodotti per tisane e/o infusi. Gli adulti di queste specie, in ambienti caratterizzati da temperature ottimali intorno ai 25°C, sono longevi e arrivano a vivere fino ad un anno e mezzo. Possiedono abitudini prevalentemente notturne, possono svernare in tutti gli stadi, e grazie alla loro gregarietà, si possono rinvenire numerosi nei substrati che colonizzano o all’interno di crepe e fessure.

Niptus hololeucus (fonte: denbourge.free.fr)

Seppur considerati come infestanti secondari, questi insetti vanno gestiti alla stessa stregua degli altri parassiti delle derrate alimentari. I danni provocati a seguito dell’attività trofica degli adulti e delle larve sono comunque da considerarsi significativi sia per il deterioramento delle sostanze infestate sia per il deprezzamento del loro valore commerciale anche solo per la presenza di uno solo degli individui per alimento e/o confezione. Pertanto la predisposizione di un corretto ed efficace piano di controllo e monitoraggio all’interno degli stabilimenti produttivi è una pratica essenziale. Gli ptinidi sono difficili da individuare in un ambiente, poiché evitano la luce, nascondendosi all’interno di profonde fessure e cavità: i seminterrati bui e i sottotetti non illuminati sono perciò ambienti ideali. Le trappole collanti vengono usate dal disinfestatore per circoscrivere e monitorare le popolazioni. Tuttavia anche semplici cartoncini ripiegati sono molto efficaci per catturare questi coleotteri, i quali li utilizzano come “rifugi artificiali”. Al momento non sono disponibili “feromoni” commerciali, ma alcuni attrattivi alimentari possono migliorare le catture.

Il controllo di questi insetti comincia con la pulizia e la rimozione di tutti i substrati alimentari che hanno determinato l’infestazione, comprese le vecchie esche rodenticide dimenticate in qualche angolo o soffitta. I trattamenti insetticidi residuali applicati su pavimenti, travi di legno e muri fino ad un’altezza di circa 1,5 m sono generalmente efficaci in quanto questi piccoli artropodi amano spostarsi e vagabondare su queste superfici.

La lotta diventa però particolarmente complessa in magazzini di stoccaggio alimentari e nelle vecchie abitazioni ricche di suppellettili e materiale ligneo. Infatti se l’infestazione è ampiamente distribuita nell’ambiente, i trattamenti puntiformi e mirati servono a ben poco. È necessario allora un approccio “estensivo” e generalizzato poiché non è facile sapere quale area o “volume vuoto” ospita questi coleotteri. In questi casi possono risultare utili anche regolari applicazioni di piretrine sinergizzate effettuate di notte, quando gli insetti sono attivi e più vulnerabili.

Non è esclusa per alcune derrate alimentari la fumigazione con prodotti regolarmente registrati a base di fosfina.

Pestworld 2017, il resoconto

Ottobre con il suo clima incerto apre le porte all’autunno e, come ogni anno, è in questo periodo che ha luogo la più grande fiera di disinfestazione professionale al mondo: PestWorld.

Nata e organizzata negli USA dalla National Pest Management Association (NPMA), l’Associazione USA degli Operatori Professionali della disinfestazione, quest’anno ha permesso a oltre 3000 partecipanti provenienti da più di 80 Paesi diversi di ritrovarsi a Baltimora, la città più grande del Maryland. Questo centro di medie dimensioni, sorge nella costa est degli Stati Uniti sul fiume Patapsco, a meno di 100 km dalla capitale Washington.

Famosa per la bellezza del suo acquario e per i piatti a base di pesce, questa città è stata invasa da operatori, fornitori ed esperti nel campo della disinfestazione che, in cerca di novità, si sono riuniti all’interno dello splendido Centro Congressi situato a pochi passi dal porto e dallo stadio della squadra di football americano locale, i Baltimore Ravens.

Anche noi, armati di caffè e di tesserino identificativo, ci siamo inoltrati nelle sale di questo palazzo, curiosi di scoprire che cosa aveva in serbo anche per noi questo importante  evento.

Dopo la cerimonia inaugurale presentata dai vari sponsor e conclusa con una performance di 4 ragazzi newyorkesi che hanno rivisitato canzoni pop americane a colpi di sax e tromba, ha avuto inizio l’esposizione vera e propria con più di 200 espositori pronti ad illustrare i propri prodotti ai visitatori.

Nei vari stand, tra le novità e i classici del settore, erano presenti diverse versioni di erogatori e trappole più o meno avanzate tecnologicamente. In risalto sono stati soprattutto i sistemi elettronici per avere il massimo controllo a distanza di tutte le fasi di utilizzo di una trappola, che permettono di essere informati in tempo reale sul funzionamento della trappola o dell’erogatore e quindi di ottimizzare le visite di controllo.     

Con nuovi prodotti chimici, la lotta contro cimici dei letti, termiti e insetti delle derrate viene affrontata a 360°, soprattutto affiancandola ad attrezzature sempre più all’avanguardia.

Negli orari in cui la sala dell’esposizione era chiusa, si tenevano i convegni che, attraverso training sessions, affrontavano tematiche del mondo della disinfestazione professionale di oggi.

L’esposizioni alla mattina e i convegni al pomeriggio hanno dato così la possibilità non solo di rimanere aggiornati sulle novità del mercato, ma soprattutto di rincontrare colleghi e fornitori con cui confrontarsi e con molti dei quali ormai è usuale trovarsi in occasione di PestWorld .

Per concludere ci resta dire quanto questo evento resti importante per tutti coloro che operano in questo mondo rinnovando l’appuntamento al prossimo anno, destinazione Orlando.