Colkim sostiene il progetto Salva le Api

Quest’anno abbiamo scelto di sostenere il progetto Salva le Api acquistando vasetti di miele 100% Made in Italy per il periodo natalizio. Con Salva le Api contribuiamo alla realizzazione e allo sviluppo del progetto a favore della sopravvivenza delle api. 

Il lavoro delle api apporta tanti benefici all’intero ecosistema e i prodotti dell’alveare, frutto della loro attività, rappresentano dei beni molto preziosi per l’intera umanità. 

Perciò abbiamo deciso di aiutare le api e gli apicoltori, custodi delle tradizioni autentiche e alla ricerca continua della qualità del prodotto.

La produzione del miele richiede fatica e costanza, ma la ricchezza in sostanze nutritive e benefiche lo rendono una fonte inesauribile di energia e uno tra i migliori alimenti per la nostra salute. 

Miele: tipologie, proprietà e benefici

Oltre ai più famosi miele di acacia, castagno e millefiori, il Miele di Cardo è molto apprezzato. Utilizzato in cucina per le sue proprietà disintossicanti, è l’alimento ideale per combattere alcune problematiche legate all’intestino. 

Un’altra tipologia di miele nota per le sue proprietà benefiche è il Miele di Melata, o più comunemente Melata, un alimento che contiene un’elevata concentrazione di sali minerali e vitamine.  

La Melata non viene prodotto dai nettari, ma viene raccolto sugli alberi. Questa è infatti una sostanza di scarto prodotta dagli insetti che si cibano della linfa delle piante e fonte di nutrimento anche per le api. 

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Che cos’è il progetto Salva le Api

Il progetto Salva le Api fa parte di un più esteso percorso di salvaguardia della biodiversità e di conservazione della natura al motto di “seminiamo fiori per salvare le api”, che possiamo sostenere con una donazione o un acquisto. 

Una parte del ricavato dei prodotti verrà impiegato per seminare campi di piante mellifere, garantendo alle api più fonti di alimentazione a favore della loro sopravvivenza. Oltre all’attività di semina il ricavato verrà utilizzato per reinserire gli alveari in natura. 

Ogni confezione con il miele comprende i semi di piante mellifere, da seminare nel nostro giardino. 

Che cosa significa pianta mellifera?

Le piante mellifere appartengono a una specie di piante che forniscono il nettare, prodotto dai fiori delle mellifere, in grado di attirare le api.

La specie del genere Apis contribuisce in modo insostituibile all’impollinazione di fiori e delle piante oltre che alla produzione di miele e dei prodotti dell’alveare.  

Con il progetto Salva le Api abbiamo la possibilità di seminare e coltivare le piante mellifere, ricche di polline e di nettare. Piantando un piccolo seme di mellifere garantiamo alle api il loro nutrimento e contribuiamo alla salvaguardia del nostro pianeta con un piccolo gesto.  

Colkim sostiene questo progetto consapevole dell’importanza che ha la sopravvivenza delle api e di quanto esse siano un bene molto prezioso per la tutela dell’ambiente, in un’ottica più ampia di sostenibilità ambientale.

 

 

Perché esistono le mosche???

di Dr Moray Anderson BSc(Hons), PhD, FRES, CBiol, FIBiol

Come entomologo professionista che si occupa della biologia delle mosche mi viene spesso chiesto: ” Perché esistono le mosche?” Dopo alcuni grugniti arrabbiati sul fatto che le mosche sono state in giro su questo pianeta per molto più tempo degli umani e che io sono certo che molte mosche si chiederanno “perché esistono gli umani?”, mi calmo e provo a dare una risposta più misurata. La maggior parte dei Ditteri, durante le varie fasi del loro ciclo vitale, svolgono una funzione vitale nella distruzione di diversi organismi morti, resti vegetali, letame e altro materiale organico in decomposizione.

Se si prendono in considerazione i cicli vitali di questi insetti, le femmine hanno organi di senso adattati a localizzare il substrato organico in decomposizione. In particolare, sulle antenne sono presenti dei recettori sensibili agli odori emessi da queste sostanze.

Una volta individuato un sito adatto, la femmina depone le uova: queste sono di piccole dimensioni (0,5 – 1 mm di lunghezza) bianche e rilasciate in gruppi all’interno del substrato alimentare.

Le larve escono dall’uovo di solito in circa 24 – 48 ore e iniziano ad alimentarsi del materiale che le circonda.

Mosche domestiche, moscerini della frutta, sciaridi, foridi, psicodidi ecc. sono tutti esempi di ditteri che hanno i seguenti siti di riproduzione / alimentazione: frutta e verdura sovra matura, terreno contaminato da liquami, tubature rotte e fognature ostruite da acque reflue. È evidente che ci troviamo di fronte a materiale organico con elevata quantità di acqua.

Le larve si nutrono di queste sostanze organiche in tempi diversi e la temperatura dell’ambiente circostante è un fattore critico per determinare la durata del ciclo di sviluppo.

Molti esperimenti hanno dimostrato che le dimensioni dell’adulto che fuoriesce dal pupario e la sua capacità riproduttiva dipendono completamente dalla quantità e dalla qualità della dieta della larva; ad esempio una femmina che si è sviluppata su un substrato ottimale produce un maggior numero di uova.

Oltre all’esterno, il materiale organico colonizzato dalle “mosche e moscerini” risulta abbondante anche negli ambienti interni come abitazioni mal gestite, aziende alimentari, supermercati, bar e ristoranti ecc.

Il focolaio non deve necessariamente occupare una grande area per essere colonizzato: è importante rendersi conto che molti degli insetti sopra menzionati hanno larve estremamente piccole, lunghe 1 – 2 mm, e quindi piccoli accumuli di sostanza organica possono sostenere lo sviluppo larvale di numerosi individui.

In una cucina domestica o commerciale, ad esempio, le piccole zone contaminate tra le piastrelle sul pavimento o sui piani di lavoro possono fungere da punti di alimentazione per le larve di “moscerini” come quello della frutta, i foridi e gli psicodidi.

Anche le superfici, che appaiono a prima vista abbastanza pulite, possono comprendere piccole porzioni in cui vi è un accumulo di detriti alimentari umidi e sufficienti per sostenere lo sviluppo larvale.

I residui spesso assumono un aspetto sgradevole e gelatinoso e questo è esattamente ciò che attrae le mosche.

La consistenza gelatinosa, indicativa di un alto contenuto di umidità, è fondamentale per la sopravvivenza degli stadi giovanili. La disidratazione è spesso causa di morte delle uova e delle larve, particolarmente sensibili alla mancanza di acqua.

I moscerini della frutta, in particolare, si trovano spesso in habitat semi liquidi.

Quindi, proprio come le mosche hanno “un senso” nel grande schema delle cose, così lo sono questi piccoli ristagni di sostanza organica in putrefazione che, evidentemente, sono i motivi di riproduzione e alimentazione delle mosche!

Pertanto, dovrebbero essere ridotti al minimo in tutte le aree in cui il cibo viene preparato, immagazzinato o commercializzato.

Curiosità: I nuovi uffici di Ozzano Emilia

Fortunatamente Colkim è in continua crescita e le idee e i progetti si moltiplicano. Così, contestualmente alla esternalizzazione del magazzino – valutata e concretizzata per avere più spazio e per poter rispondere meglio e più velocemente alle richieste dei clienti -, quest’estate ci siamo dedicati alla ristrutturazione dei locali al piano terra della sede di Ozzano Emilia che avevano bisogno di essere riorganizzati e svecchiati. Gli uffici sono il risultato di un accurato studio dei particolari e niente è stato lasciato al caso: la scelta delle pareti in vetro, per non chiudere e non opprimere, il pavimento tecnico, sono l’ultima tendenza per rendere gli ambienti di lavoro molto luminosi e spaziosi.

Ma spiegarli in dettaglio non renderebbe l’idea quindi vi facciamo fare un piccolo tour virtuale attraverso le immagini che trovate in questa galleria: