Squit: l’erogatore ecologico, pratico e robusto che piace ai roditori

Nelle moderne metodologie di lotta integrata gli erogatori di esca rappresentano uno tra i più importanti strumenti di monitoraggio nei piani di prevenzione e gestione delle infestazioni di roditori.

Squit, l’erogatore realizzato da Colkim con il 100% di plastica riciclata, è ecologicopratico e robusto, progettato per ridurre la neofobia dei roditori grazie alla base interna ruvida che garantisce una sicurezza tattile.

Sono state effettuate tre prove di resistenza dell’erogatore SQUIT utilizzando 5 campioni di test. Le prove effettuate hanno evidenziato risultati postivi sia per quanto riguarda la prova a compressione che per la prova di esposizione alla luce solare.

Squit è dotato di sistema di chiusura a chiave, di fori rinforzati per facilitare il fissaggio, di un sistema di cerniere nautiche antiusura e di fori per lo sgrondo dell’acqua.

Se vuoi conoscere più dettagli sul prodotto, leggi il precedente articolo sull’erogatore realizzato con il 100% di plastica riciclata.

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Prove di resistenza alla rottura e alla luce solare

Resistenza alla rottura 

Dapprima è stata effettuata una prova di schiacciamento in similitudine alla norma UNI EN ISO 604. La prova a compressione ha evidenziato che per avere 50mm di schiacciamento servono più di 400 kg.

Determinazione del contenuto di carbon black

Test effettuato sul campione stampato in similitudine alla norma ISO 6964. Il test è stato effettuato ad una temperatura di 600° per un tempo di esposizione pari a 5 minuti utilizzando l’azoto. Il livello di carbon black è di circa 1%, che aiuta a migliorare la resistenza del materiale ai raggi UV.

Determinazione della resistenza alla luce solare

Xenon test, prova effettuata in similitudine dalla norma ASTMG155. La prova di esposizione ha indicato che dopo 500 ore di esposizione alla luce in laboratorio, che corrispondono all’incirca a qualche decina di mesi di esposizione alla luce solare, il campione utilizzato presenta ancora le normali prestazioni meccaniche.

L’erogatore Squit assicura perciò una elevata resistenza agli agenti atmosferici e allo schiacciamento, oltre ad essere ecologico, sicuro, compatto e maneggevole.

 

 

 

5 domande sui coleotteri dei prodotti immagazzinati

La gestione dei parassiti dei prodotti immagazzinati in situazioni commerciali richiede un monitoraggio continuo con programmi di controllo implementati per mantenere bassi i numeri degli infestanti così come quando si verifica un focolaio di infestazione. Mentre molti disinfestatori spesso pensano ai lepidotteri come il principale parassita del prodotto immagazzinato, specialmente in situazioni domestiche, molte specie di coleotteri rappresentano una minaccia per la sicurezza dei prodotti immagazzinati, in particolare nelle strutture commerciali.

I sistemi di monitoraggio per la rilevazione dei coleotteri dei prodotti immagazzinati sono spesso sottoutilizzati. Tuttavia, il monitoraggio dei coleotteri dei prodotti immagazzinati è una componente fondamentale del programma di gestione dei parassiti di una struttura. Qui, James Miller, ACE (Associate Certified Entomologist), market manager USA, PCO Products con Trécé Incorporated, esamina gli aspetti importanti del monitoraggio dei coleotteri che infestano gli alimenti all’interno di un programma IPM, delineando come dovrebbe apparire un programma di monitoraggio dei coleotteri dei prodotti immagazzinati in base alla linea di prodotti STORGARD®, ampiamente utilizzata da Trécé.

James Miller, Trécé Incorporated
  1. Quali sono i più importanti coleotteri del prodotto immagazzinato?

I coleotteri più prolifici del prodotto immagazzinato sono i triboli (Tribolium castaneum e Tribolium confusum), il tarlo del tabacco (Lasioderma serricorne), il trogoderma (Trogoderma variabile), l’anobio del pane (Stegobium paniceum), i silvani (Oryzaephilus surinamensis e Oryzaephilus Mercator). Inoltre, l’ecologia dei parassiti immagazzinati varia in base al prodotto e all’ambiente nella struttura; più specie possono danneggiare le merci contemporaneamente. Oltre ai coleotteri sopra elencati, il criptoleste (Cryptolestes ferrugineus), il Typhaea stercorea, il punteruolo del grano (Sitophilus granai), il punteruolo del riso (Sitophilus oryzae) e il cappuccino dei cereali (Rhyzopertha dominica) sono fra i più comuni.

  1. Quali attrattivi dovrebbero essere utilizzati nelle trappole per il monitoraggio?

I sistemi di monitoraggio e le trappole per i parassiti dei prodotti immagazzinati utilizzano prodotti semiochimici (feromoni e kairomoni) come attrattivi. Ricerche approfondite hanno trovato una risposta sinergica quando sia i feromoni che i kairomoni sono combinati in un sistema unico per determinate specie. Molti coleotteri hanno feromoni specifici, come il feromone di aggregazione utilizzato per i sistemi di monitoraggio dei triboli. Altri coleotteri, per i quali non esistono feromoni commerciali, hanno mostrato una maggiore risposta agli attrattivi con kairomone.

  1. Quale tipo di sistema di monitoraggio è il più utilizzato?

I tipi di monitoraggio comunemente utilizzati sono quelli con trappole adesive, che sono sospesi o posizionati su superfici, come STORGARD® QUICK-CHANGE ™ ULTRA-COMBI ™ Trappola lepidotteri e coleotteri di Trécé – e sistemi di monitoraggio in stile trappola, come STORGARD® QUICK-CHANGE di Trécé ™ ULTRA-COMBI ™ DOME Trap, che vengono utilizzati sul pavimento di una struttura. Progettati per adattarsi al comportamento delle specie, ad esempio, i sistemi a base di adesivi funzionano bene per Lasioderma e Trogoderma, perché questi coleotteri possono volare, e per la Plodia interpunctella. Le trappole STORGARD®QUICK-CHANGE ™ ULTRA-COMBI ™ DOME funzionano meglio per i Triboli. I dettagli specifici dei design delle trappole, con l’aggiunta di attrattivi specifici, dovrebbero essere pianificati meticolosamente per adattarsi alla biologia di ogni specie bersaglio per il monitoraggio.

 

Il sistema di monitoraggio per coleotteri STORGARD® QUICK-CHANGE ™ ULTRA-COMBI ™ DOME contiene sia feromoni che 3 gruppi di kairomoni di base per ottenere l’attrazione ottimale
Trappole per lepidotteri e coleotteri. Catturano importanti infestanti utilizzando più feromoni e kairomoni per ottenere l’attrazione ottimale.
  1. Come vengono utilizzate queste trappole?

I disinfestatori devono prima determinare le specie da prendere di mira, quindi determinare quale sistema di monitoraggio si adatta meglio al comportamento di quei parassiti. Tradizionalmente, le trappole dovrebbero essere posizionate secondo schemi a griglia in tutte le aree note per la presenza dei parassiti oppure in quelle con presenza di prodotti alimentari. Le trappole per lepidotteri e coleotteri STORGARD® QUICK-CHANGE ™ ULTRA-COMBI ™ devono essere appese a 1-2,5 metri dal pavimento e lontano dalle zone di contatto con gli alimenti. Le trappole STORGARD® QUICK-CHANGE ™ ULTRA-COMBI ™ DOME devono essere collocate con cura sul pavimento vicino a scaffalature, basi di colonne, sostegni dell’attrezzatura e giunzioni parete / pavimento, per garantire che non ci siano rischi di inciampo e di caduta. La distanza può variare da 3-15 metri, a seconda degli attrattivi a feromoni e kairomoni utilizzati. E c’è un dispositivo facile da usare, ideato e realizzato da COLKIM, nel caso in cui un utente voglia evitare gli spostamenti delle trappole: il Dome Trap Holder.

  1. In che modo l’uso delle trappole è vantaggioso in un programma di IPM?

I sistemi di monitoraggio funzionano in tre modi. In primo luogo, forniscono la diagnosi precoce della presenza di coleotteri, consentendo al disinfestatore di identificare la specie. Inoltre, determinano il numero di coleotteri presenti e danno un’indicazione della quantità della popolazione. Di solito, è necessario un intervento del disinfestatore quando la popolazione inizia ad aumentare considerevolmente dopo la diagnosi precoce. Infine, consentono al disinfestatore di valutare le azioni intraprese e, se necessario, di modificare il proprio approccio IPM.

Quando i coleotteri vengono rilevati nei sistemi di monitoraggio, i disinfestatori dovrebbero registrare il numero di parassiti bersaglio catturati. Monitorare l’aumento e la diminuzione del numero di parassiti nel tempo, consente di intervenire con misure di controllo chimico oppure con l’uso di strategie di utilizzo di feromoni da adottare al momento giusto, garantendo il successo complessivo del programma IPM.

Problema roditori? Scoprilo con Talon® Track, risolvilo con Talon® Soft

Tutti noi sappiamo quanto l’appetibilità sia un fattore cruciale nel controllo dei roditori.

Talon®Track e Talon®Soft hanno la stessa formulazione ad elevata appetibilità: vediamo cosa sono, in cosa differiscono e come utilizzarli al meglio.

Talon®Track è un’esca non tossica ad elevata appetibilità appositamente studiata per rilevare e monitorare l’attività dei roditori. Utilizzato in combinazione con Talon Soft, consente la massima efficacia e continuità nel passaggio dalla fase di rilevazione a quella di controllo dei roditori.

 

NUOVA e affidabile soluzione per il monitoraggio dei roditori Talon®Track è una nuova soluzione che consente di rilevare e monitorare l’attività dei roditori. Talon Track ha la stessa elevata appetibilità di Talon® Soft senza avere, però, l’ingrediente attivo. Utilizzato in combinazione con Talon Soft, consente la massima efficacia e continuità nel passaggio dalla fase di rilevazione a quella di controllo dei roditori.

L’approccio integrato: rilevare, trattare e monitorare Talon Track lavora in sinergia con Talon Soft per sviluppare efficaci programmi per il controllo dei roditori.

Fase 1: RILEVARE con Talon Track.

Utilizzare Talon Track come pre-trattamento per rilevare i segni dell’attività del roditore e incoraggiarli ad entrare negli erogatori di sicurezza, determinando così la dimensione e il livello dell’infestazione.

Fase 2: TRATTARE con Talon Soft.

Sostituire Talon Track con Talon Soft assicura la continuità, nel passaggio dalla formulazione non tossica a quella tossica. Ciò evita il fenomeno della “neofobia” e consente di controllare efficacemente i roditori.

Fase 3: MONITORARE con Talon Track.

Estendere l’applicazione e l’utilizzo di Talon Track come esca non tossica, usata anche dopo il trattamento con Talon Soft, consente un monitoraggio continuo e particolarmente adatto alle aree sensibili, quali ambienti per la trasformazione alimentare e lo stoccaggio.

Talon®Soft è un rodenticida a singola ingestione altamente appetibile e versatile per uso professionale. Studiato per un facile utilizzo in ambienti chiusi, Talon Soft unisce la comprovata efficacia del brodifacoum ad una formulazione in pasta. Questa soluzione che garantisce risultati eccezionali, riduce al minimo gli sprechi di esca e massimizza il rapporto qualità/prezzo.

L’uso combinato di Talon Track e Talon Soft consente un approccio integrato e continuo nel passaggio delle varie fasi di rilevazione, di trattamento e di controllo dei roditori.

Come emerge da una serie di trial effettuati in Germaia su topi e ratti bruni, l’uso di Talon Track nella fase di controllo ha consentito di rilevare velocemente i punti interessati dall’attività dei roditori cosí da facilitare il passaggio al consumo della vera e propria esca attiva (Talon Soft).

 

Kai Sievert, Responsabile Tecnico EAME di Syngenta, nel commentare questi dati precisa: “È noto che i roditori sono estremamente selettivi in fatto di fonti di cibo. Pertanto, l’appetibilità è un fattore cruciale per garantire l’ingestione di una quantità sufficiente d’esca”.

Questa strategia permette ti ottimizzare l’uso dei rodenticidi e consente ai tecnici addetti alla disinfestazione di avere una gestione integrata e responsabile nel controllo dei roditori.

 

flyDetect®: il controllo degli insetti volanti incontra il monitoraggio remoto

flyDetect® PANORAMICA DEL SISTEMA

Ogni trappola flyDetect® ospita una telecamera che registrerà un’immagine ad alta risoluzione dell’intera piastra collante ogni giorno, in un momento selezionato dall’utente. Oltre a questo, ulteriori immagini possono essere richieste manualmente in qualsiasi momento, con la frequenza necessaria, utilizzando il web o le applicazioni mobili.
Ogni volta che una nuova piastra collante viene inserita in una trappola flyDetect®, l’applicazione del telefono cellulare vi guiderà in modo da  acquisire un’immagine iniziale della piastra collante vuota. Tutte le immagini successive verranno quindi confrontate con l’immagine iniziale, finché non viene raggiunto un livello di soglia preselezionato e la piastra collante viene sostituita.
Una volta che un’immagine è stata scattata, viene quindi inviata via internet al server flyDetect®, dove verrà analizzata rispetto a un livello di avviso preselezionato scelto da voi. Una volta superata la soglia selezionata, il sistema invierà un avviso tramite e-mail al tecnico dell’assistenza designato, con l’immagine associata della piastra collante allegata per ulteriori analisi.
Tutte le immagini registrate vengono impresse con le letture di temperatura e umidità che sono state prese al momento dell’acquisizione dell’immagine e memorizzate in modo permanente in un archivio ricercabile sicuro.
Gli avvisi di attività degli insetti possono essere personalizzati in base alla trappola, dando la possibilità di avere diversi livelli di controllo su un singolo sito per aree di diversa sensibilità. È inoltre possibile programmare notifiche di servizio, basate sul tempo, per quando è necessario sostituire i tubi UV-A o le piastre collanti che non hanno raggiunto il livello di avviso.
Quando a una trappola viene eseguita la manutenzione, l’utente può aggiungere note e fotografie aggiuntive utilizzando la fotocamera del proprio smartphone per generare un rapporto sulla visita di servizio. Questi verranno memorizzati insieme all’immagine della piastra collante che ha attivato l’avviso nell’archivio ricercabile.
L’applicazione mobile flyDetect® è progettata per essere utilizzata come strumento di manutenzione sul campo e prevede l’installazione e la manutenzione della trappola, oltre alla gestione degli avvisi e delle notifiche.
È possibile accedere all’applicazione web flyDetect® completa su www.flydetect.net ed è disponibile su computer desktop e laptop. È dotato di strumenti di amministrazione del sistema come la creazione e la gestione di clienti e account tecnici, la visualizzazione di immagini delle piastre collanti archiviate e note sulle visite di servizio e fornisce maggiori livelli di personalizzazione per la vostra rete flyDetect®.

 

  • • Sistema di monitoraggio remoto 24 ore su 24, 7 giorni su 7
  • • Notifica immediata di infestazioni parassitarie emergenti
  • • Livelli di avviso personalizzabili
  • • Configurazione e monitoraggio di più clienti
  • • Notifiche programmate di cambio tubi UV-A e piastre collanti
  • • Molteplici opzioni di connettività (Wifi, Ethernet e cellulare)

Soddisfa le esigenze future delle industrie alimentari, degli imballaggi e farmaceutiche e mantiene le aree di produzione sensibili in mani sicure.

 

Cymina Super: un nuovo insetticida efficace e sicuro

Da sempre Colkim si è contraddistinta nell’attenta ricerca di nuove soluzioni per il controllo degli infestanti, nell’ottica di proporre prodotti efficaci e sicuri sia per i Pest Operator Control che per l’ambiente che ci circonda.

In base a questa mission, nel momento in cui si iniziava a valutare la riclassificazione tossicologica della tetrametrina con l’attribuzione della frase H351 (sospettato di provocare il cancro), Colkim ha scelto di registrare un nuovo prodotto basato sulla sinergia di Pralletrina, Cipermetrina e Piperonilbutossido.

Così, dopo studi, sperimentazioni, test e certificazione, nel 2021 un nuovo prodotto entra a far parte della grande famiglia della Cymina di Colkim, la Cymina Super.

I costituenti della Cymina Super

La Cymina Super è costituita da due principi attivi principali che garantiscono alla soluzione prodotta una attività di controllo degli infestanti unica nel suo genere.

Il primo principio attivo che compone la soluzione è la Cipermetrina, piretroide fotostabile e residuale che agisce sull’insetto bersaglio mediante una rapida ed irreversibile azione neurotossica che si esplica con l’inattivazione degli impulsi nervosi, garantendo un effetto snidante ed abbattente mediante paralizzazione dell’insetto. Alla Cipermetrina i laboratori Colkim hanno associato la Pralletrina, anch’esso un piretroide di sintesi che presenta una rapida azione neurotossica nell’insetto che si traduce in un alto potere abbattente. Naturalmente i due principi attivi sono stati poi sinergizzati con Piperonil Butossido (PBO) per garantire la migliore stabilità al composto, valutando al contempo una corretta residualità del prodotto.

Studi preliminari e prove di efficacia condotte in laboratorio e in campo hanno portato alla definizione della composizione definitiva della CYMINA SUPER che prevede Cipermetrina pura 10,0%, Pralletrina pura 1,00% e PBO puro 12,50%.

Le attività di studio in laboratorio

Fattore molto importante per lo sviluppo di un nuovo prodotto sono i test di laboratorio per valutare poi in campo l’efficacia del prodotto.

Il prodotto è stato valutato sui principali infestanti di interesse igienico-sanitario andando a identificare il knockdown in substrato poroso e non poroso [N.B. si riporta esemplificazione delle sperimentazioni eseguite in quanto segreto industriale]. Dalle diverse prove eseguite da laboratorio esterno accreditato, per i target testati si è rilevato quanto segue:

  • Culex pipens, mortalità pari al 100,00% nell’arco di 15 minuti sia su substrato poroso che non poroso;
  • Aedes albopictus, mortalità pari al 100% in 7 minuti su substrato non poroso e di 15 minuti su substrato poroso;
  • Musca domestica,mortalità del 100,00% in 10 minuti su superficie non porosa e di 20 minuti su superficie porosa;
  • Blatta orientalis, mortalità del 100,00% su superficie non porosa nell’arco di 20 minuti e di 40 minuti su superficie porosa;
  • Blattella germanica, mortalità del 100,00% in 15 minuti su superfici non porose e 25 minuti su superfici porose;
  • Lasius niger, mortalità del 100,00% in 10 minuti sia su superfici porose che non porose;
  • Ixodes ricinus, mortalità del 100,00% in 10 minuti sia su superfici porose che non porose.

Fattore importante della sperimentazione è stata la valutazione della residualità del prodotto che, alle dosi riportate in etichetta per i suddetti infestanti, è efficace fino a tre settimane dalla prima applicazione.

Le prove in campo

Alle prove di laboratorio si sono affiancate prove in campo allo scopo di valutare se i risultati ottenuti in un ambiente sperimentale fossero validi anche in campo, dove diversi fattori quali umidità, vento, carica organica, ecc. possono influenzare l’efficacia di un trattamento ed incidere negativamente sul risultato che il PCO vuole ottenere.

Anche in campo, quindi, sono stati eseguiti test sui diversi infestanti di interesse igienico-sanitario, confrontando l’efficacia della nuova Cymina Super con altri 5 prodotti, alcuni contenenti tetrametrina, altri estratto di piretro. I risultati ottenuti hanno confermato anche in campo l’efficacia della Cymina Super già dimostrata in laboratorio evidenziando:

  • Per Mosche in ambiente rurale un ottimo effetto snidante ed effetti molto buoni su capacità abbattente e residualità;
  • Per Zanzare in Area Cortiliva privata effetti molto buoni per effetto snidante e residualità, oltre ad ottimi risultati come effetto abbattente;
  • Per Blatte in area alimentare una buona residualità con ottimi effetti abbattenti e residuali.

Le caratteristiche della Cymina Super per il Pest Control Operator

Immessa sul mercato grazie alla registrazione come P.M.C. n°20796, la Cymina Super si presenta quindi come un’insetticida liquido in emulsione concentrata a base di Cipermetrina pura (cis/trans 40/60) al 10,00%, Pralletrina pura all’1,00%  sinergizzate con Piperonil butossido puro al 12,50%, che conferiscono al prodotto un rapido abbattimento e azione residuale prolungata.

Presenta la sola indicazione di pericolo H410 (Molto pericoloso per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata) ed è indicato per interventi contro mosche (Musca domestica), zanzare (Culex pipiens), zanzara tigre (Aedes albopictus), vespe, blatte (Blatta orientalis e Blatella germanica), formiche (Lasius niger), e zecche (Ixodes ricinus).

La Cymina super è indicata per il trattamento di ambienti interni ed esterni, sia civili che industriali. Si impiega in agglomerati urbani, aree suburbane, villaggi turistici, campeggi, abitazioni (comprese cantine, garage e ripostigli), negozi, edifici pubblici e privati, scuole, asili d’infanzia, caserme, cinema, teatri, mense, alberghi, ristoranti, cucine, bar, ospedali, case di cura, case di riposo, magazzini e depositi di sostanze alimentari, magazzini e locali destinati alla produzione di sigarette e allo stivaggio dei tabacchi, ambienti e aree industriali (industrie alimentari, carta, tessili, tabacchifici), depositi rifiuti, mezzi di trasporto (navi, treni, autobus). L’impiego di Cymina Super, inoltre, è raccomandato per il trattamento delle aree verdi, viali alberati e parchi cittadini, cespugli e siepi, tappeti erbosi, piante ornamentali per il solo controllo delle zanzare, garantendo quindi la migliore soluzione per il controllo da zanzare in Ambito Urbano.

Utilizzabile con pompe carrellate, pompe spalleggiate, pompe a precompressione, atomizzatori, nebulizzatori, ULV e termonebbiogeni deve essere utilizzata alle seguenti dosi d’impiego:

  • 1,0% (100 mL in 10 Lt di acqua) contro zanzara e zanzara tigre, formiche, zecche;
  • 1,0 – 2,0% (100 – 200 ml in 10 Lt di acqua) contro mosche e blatte; a seconda della tipologia di superficie e il grado di infestazione ripetere il trattamento dopo 1 o 2 settimane.
  • 2,0% (200 ml in 10 Lt di acqua) contro le vespe.

Dr. Michele Ruzza – Ricerca & Sviluppo di Colkim

 

3 nuovi disinfettanti di altissima qualità

Mai come in questo ultimo anno ci siamo trovati a parlare di disinfettanti e di sanificazione. Soprattuto all’inizio della pandemia il Disinfestatore si è trovato di fronte ad un mondo abbastanza sconosciuto, quello della scelta e dell’applicazione dei disinfettanti, per effettuare il servizio e per garantire, per quanto possibile, una sanificazione delle superfici.

Proprio in merito a questo ultimo punto, l’Istituto Superiore di Sanità in questi mesi ha emanato dei rapporti con le specifiche per effettuare questo servizio.

La sanificazione delle superfici è un passaggio fondamentale nelle operazioni per combattere il diffondersi di questa pandemia ed è da effettuarsi con prodotti adeguati per efficacia e per semplicità di utilizzo.

La metodica migliore per eseguire una corretta sanificazione delle superfici è quella del panno inumidito di disinfettante opportunamente diluito. In alternativa si può spruzzare il prodotto direttamente sulla superficie e passare successivamente con un panno per distribuire e asportare lo sporco. Questa tecnica offre questi vantaggi:

  • Accurata distribuzione del disinfettante
  • Asportazione meccanica dello sporco (utilizzare dei disinfettanti detergenti o comunque che presentano tensioattivi)

Ovviamente ha lo svantaggio di richiedere molta manodopera e per questo molto spesso non è la tecnica preferita dal disinfestatore.

Esaurito il tempo di contatto occorre, dove previsto, effettuare il risciacquo.

Di seguito una tabella dei prodotti Sanny e Sanidart a confronto:

Prodotto

Tecnica consigliata

Tempo di contatto

Note

SANNY

Panno

5’ azione battericida

Per superfici a contatto con alimenti, risciacquare accuratamente con acqua potabile dopo la disinfezione

15’ azione fungicida

SANIDART

Panno

5’ azione battericida

Applicare una quantità sufficiente affinché le superfici trattate rimangano umide per tutto il periodo indicato come tempo di contatto

15’ azione lieviticida

60’ azione virucida

La nebulizzazione ha il grosso vantaggio di essere molto veloce ma non garantisce una distribuzione uniforme del disinfettante e richiede molta perizia nell’esecuzione del lavoro perché, se si utilizza un disinfettante che presenta delle incompatibilità con i materiali, è molto facile fare dei danni.

Inoltre andrebbe utilizzata solo con prodotti che non richiedano il risciacquo perché poi diventa praticamente impossibile risciacquare tutte le superfici (altissimo impiego di manodopera). Verificare sempre i tempi di rientro nei locali ed eseguire un’accurata ventilazione degli stessi prima che questi vangano rioccupati.

Tra i principi attivi che possono essere utilizzati con questa tecnica c’è sicuramente il perossido di idrogeno (Oxidal) ma occorre verificare sempre la presenza di prodotti non compatibili. Il perossido di idrogeno è un principio attivo che non richiede il risciacquo e per questo motivo può essere utilizzato, oltre che con il panno inumidito, anche con la nebulizzazione (ULV).

Chiaramente, qualsiasi prodotto si utilizzi, occorre sempre indossare i Dispositivi di Protezione Individuale adeguati che possono variare:

Prodotto

Protezione delle mani

Protezione degli occhi

Protezione del corpo

Protezione delle vie respiratorie

SANNY

Guanti da lavoro di categoria I

Occhiali protettivi ermetici

SANIDART

OXIDAL

Guanti da lavoro di categoria III

Indossare abiti da lavoro con maniche lunghe e calzature di sicurezza per uso professionale di categoria II

In caso di superamento del valore massimo di concentrazione nell’ambiente di lavoro indossare maschera dotata di filtro ABEK


Sanny:


Sanidart:


Oxidal:

 

Se vuoi approfondire, ti rimandiamo all’uscita del 22 settembre 2020.

Quali attrezzature per nebulizzare?

Ecco i nebulizzatori di qualità per disinfezioni e disinfestazioni:


B&G

2400 ULTRA LITE FOGGER
Questi nebulizzatori elettrici a 220 volt, sono uno strumento ideale per nebulizzare insetticidi, disinfettanti, deodoranti, ecc.
Le caratteristiche principali sono:
– corpo stampato in un unico pezzo in copolimeri
– tappo largo per facilitare il riempimento e la pulizia
– condotti in Viton resistenti agli agenti chimici
– nessuna pompa o parte in movimento a contatto con gli agenti chimici
– erogazione variabile, da ULV spinto a volume normale
– erogazione variabile da 0 a 270 cc/min

2600 FLEX A LITE TUBO 45 CM
Questi nebulizzatori elettrici a 220 volt, sono uno strumento ideale per nebulizzare insetticidi, disinfettanti, deodoranti, ecc.
Le caratteristiche principali sono:
– corpo stampato in un unico pezzo in copolimeri
– tappo largo per facilitare il riempimento e la pulizia
– condotti in Viton resistenti agli agenti chimici
– nessuna pompa o parte in movimento a contatto con gli agenti chimici
– erogazione variabile, da ULV spinto a volume normale
– erogazione variabile da 0 a 270 cc/min


Airofog

ULV COLD FOGGER U240
Assorbimento: 800W
Dati tecnici: corpo motore stampato in copolimeri, tanica prodotto da 5 litri in HDPE stabilizzato ai raggi UV amovibile per una facile pulizia, tracolla, erogazione variabile (0-170 ml/min, dimensioni: diam.28×40 h cm cm

ULV COLD FOGGER U260
Assorbimento: 800W
Dati tecnici: corpo motore stampato in copolimeri, tanica prodotto da 5 litri in HDPE stabilizzato ai raggi UV amovibile per una facile pulizia, tracolla, erogazione variabile (0-250 ml/min, dimensioni: diam.28×40 h cm, tubo flessibile di 50 cm cm


Yursat

HD 5 & YR 5 (con direzionatore flessibile)

  • Tanica da 5 litri
  • Approvato CE
  • Approvato OHSAS 18001 (salute e sicurezza sul lavoro)
  • Erogazione variabile da 9 a 49 micron
  • Dimensioni: 20 x 45 x 45 cm
  • 220V-240V AC, 50Hz
  • 1400W (HD 5) – 2200W (YR 5)

EXODUS ULV MACHINE 220V
Le nebulizzazioni ULV di insetticidi permettono di trattare ampi spazi, come magazzini e depositi, contro gli insetti striscianti e quelli volanti. Sono inoltre ideali per il trattamento di spazi difficili come controsoffitti, pavimenti galleggianti, camini ecc.
Il nebulizzatore ULV Exodus e stato sviluppato dando la massima priorita alla sicurezza dell’operatore. Questa e la ragione per cui e stato incorporato un timer che può essere regolato per accendersi e spegnersi autonomamente e senza che l’operatore debba essere presente nell’area da trattare.
L’apparecchiatura può anche essere usata manualmente.
Le goccioline prodotte dall’Exodus, di circa 15-20 micron di diametro, ricadono sulle superfici dopo circa 1 ora e quindi le aree trattate possono essere rioccupate dopo questo periodo. In 30 minuti, Exodus eroga 1 litro di prodotto e, con prodotti adatti, in 30 minuti e con 1 litro di prodotto possono essere trattati 10.000 mc d’ambiente.


 

 

Quali protezioni delle vie respiratorie?

Con il Perossido di Idrogeno è opportuno proteggere le vie respiratorie utilizzando una maschera con filtri ABEK (come si evince dalle SDS di alcuni prodotti – verificare sempre le schede che possono variare a seconda delle concentrazioni).

Come sempre vi proponiamo quanto di meglio offre il mercato per garantirvi una protezione sicura.

Il nostro partner BLS, decisamente quotato quest’anno grazie all’incessante lavoro per realizzare le protezioni contro il Coronavirus, propone queste maschere e i relativi filtri che sono indicati in caso di utilizzo del Perossido di Idrogeno (OXIDAL):


EVO 4400 KIT SEMI FACCIALE
Per facilitare la praticità di utilizzo, BLS ha sviluppato kit preassemblati pronti all’uso.
I kit sono composti dalla semimaschera EVO S + 2 filtri già assemblati per le varie applicazioni d’uso.

Monta 2 filtri serie 200.


MASCHERA BLS 5700 PIENOFACCIALE
Maschera pienofacciale con guarnizione in gomma siliconica.
La bardatura con 6 punti di fissaggio è montata sul corpo rigido della maschera e non sulla guarnizione facciale, evitando così di segnare il viso dell’utilizzatore nei punti di pressione e garantendo un maggior comfort.
Il visore offre un campo visivo privo di distorsioni e garantisce maggior sicurezza nell’utilizzo del prodotto e una minor stanchezza per la vista. Il visore ha superato i test della classe ottica 1.
Il visore è sottoposto a trattamento antiappannamento, anti-graffio e anti-acido, per offrire una maggior durata del prodotto e garantire una maggior sicurezza per l’utilizzatore.

Monta due filtri serie 200 (non inclusi).

Nel caso del Perossido di Idrogeno occorre utilizzare almeno i filtri ABEK:


FILTRO ABEK1P3 R – SERIE 200
Protezione: Gas e vapori organici, inorganici, acidi, ammoniaca e derivati classe 1 e polveri tossiche
Attacco: a baionetta per maschere serie EVO

Quando è bene utilizzare esche non tossiche?

Le esche non tossiche possono essere collocate all’interno e intorno alle strutture, vicino ai punti di ingresso dei roditori, nei veicoli di trasporto e accanto alle tane dei roditori per rilevare la presenza di topi e ratti.Le esche non tossiche per il monitoraggio dei roditori hanno molti usi, specialmente in aree sensibili come scuole, zoo, magazzini di cibo, strutture mediche e altri siti in cui è necessario limitare l’uso di pesticidi.

Le esche tossiche, o altri tipi di controllo, vengono posizionati solo se e quando necessario secondo quanto stabilito dal programma di monitoraggio.

Le esche non tossiche hanno l’aspetto, l’odore e il sapore di esche rodenticide dello stesso produttore, ma non contengono il principio attivo. Possono essere posizionati all’interno e intorno alle strutture, vicino ai punti di ingresso dei roditori, nei veicoli di trasporto e accanto alle tane dei roditori per rilevare la presenza di topi e ratti.

Uso come strumenti di prebaiting e postbaiting. Le esche di monitoraggio sono utili nel prebaiting, poiché consentono ai ratti e ai topi di nutrirsi in determinati luoghi e con una formula specifica di cibo. Occorre collocare le esche di monitoraggio come si farebbe con le esche rodenticide, lungo le piste e nelle aree in cui si notano i segni di presenza dei roditori. Poi è importante seguire le indicazioni sull’etichetta per il distanziamento delle esche. Applicare in luoghi e fuori dalla portata dei bambini e di altri animali non bersaglio oppure utilizzare una stazione esca antimanomissione. Rimuovere quanto più cibo alternativo possibile per incoraggiare il consumo dell’esca non tossica. Dopo aver rilevato il consumo dell’esca di monitoraggio, sostituirla con un’esca tossica o con trappole. Dopo aver eliminato il problema dei roditori, posizionare nuovamente le esche non tossiche per il monitoraggio continuo.

Tracciamento dei roditori con luce UV. Bell Labs offre un prodotto con Lumitrack Biomarker: Detex Blox. Gli escrementi di roditori brillano di un verde brillante se illuminati con una luce nera, consentendo di monitorare gli spostamenti, di trovare i siti di nidificazione e di stimare le dimensioni dell’infestazione.

Se si passa a un’esca tossica per il controllo, utilizzare un prodotto esca rodenticida dello stesso produttore che abbia la stessa formula a base di cibo dell’esca di monitoraggio perchè in questo modo si avrà la certezza che i roditori saranno già abituati a consumarla.

Liberamente tradotto da PCT online

Detex è una formulazione di esche atossiche molto appetibili ed è ideale per monitorare l’attività dei roditori in account sensibili.
Una volta rilevata l’attività dei roditori, i Disinfestatori possono sostituire l’esca non tossica con esche rodenticide, trappole o altri prodotti di controllo dei roditori di Bell per sbarazzarsi di un’infestazione. Poiché le sue numerose scanalature e il sapore attirano i roditori, DETEX con Lumitrack offre ai tecnici la stessa eccellente accettazione dell’esca e resistenza agli agenti atmosferici delle altre esche BLOX di Bell.
Detex è privo di questi comuni allergeni: arachidi, latte, uova, pesce, crostacei e molluschi.

 

SANIDART, SANNY e OXIDAL: tre disinfettanti per ogni necessità

In Colkim, da sempre, quando scegliamo di intraprendere lo sviluppo di un nuovo business, poniamo grande attenzione agli aspetti sociali che ci circondano e spesso ci coinvolgono.

Il progetto di definire e commercializzare una gamma limitata, ma concreta e completa, di Detergenti Disinfettanti, formulati per combattere il pericoloso Coronavirus, ci ha attivato immediatamente, con un enorme impatto emotivo che ci ha toccato tutti, come persone facenti parte di una unica comunità.

Dopo un attento studio su tutti i maggiori principi disinfettanti oggi presenti sul mercato delle pulizie professionali ed impiegabili contro il CoViD 19, abbiamo deciso di commercializzare e quindi di predisporre una gamma di tre Detergenti Disinfettanti utilizzabili in tutte le situazioni dove è necessaria la detersione e la disinfezione di un ambiente, sviluppando una reale azione virucida sulle superfici oggetto del trattamento.

Sanidart

Il primo Deter-Disinfettante su cui vogliamo richiamare la vostra attenzione è il Sanidart, un Deter-Disinfettante multiuso, a base alcolica, specifico per superfici piane, alte, verticali, arredi ed attrezzature.

Un pronto all’uso universale, utilizzabile su qualunque superficie, anche le più delicate, che non necessita di risciacquo, tranne quando viene impiegato su piani di lavoro e attrezzature a diretto contatto con alimenti. Solo in questo caso, come previsto dall’insieme di procedure mirate a garantire la salubrità degli alimenti (HACCP), è necessario risciacquare con acqua potabile.

Sanidart è un Presidio Medico Chirurgico Registrato al Ministero della Sanità n° 20454.

Sanidart ha superato il test, ed ottenuto la certificazione UNI ‐ EN 14476, legato alla attività virucida in sospensione.

Il Test UNI – EN 14476 viene utilizzato per la determinazione della capacità virucida di un disinfettante, al quale i laboratori fanno riferimento per determinare l’effetto virucida.

I test di efficacia sono stati effettuati dal Laboratorio Mérieux (Chelab).

Formulato con:

  • 36% di alcool etilico (volume / peso)
  • 0,5% Benzalconio Cloruro (Quaternari d’Ammonio)
  • 0,2% Clorexidina

Il Ministero della Salute, con circolare del 24 febbraio 2020, specifica sul Corona Virus, alle pagine 5 e 6, ed in collaborazione e accordo con:

  • Istituto Superiore di Sanità, con circolare del 18 marzo 2020, specifica sul Corona Virus, alla pagina 2
  • Organizzazione Mondiale di Sanità, con la Guida relativa al Corona Virus, del 12 febbraio 2020, all’articolo 2 comma C
  • European Center for Disease Prevention and Control con il report relativo al Corona Virus del febbraio 2020

ha informato che tutti i Presidi Medici Chirurgici, Registrati al Ministero della Sanità, che impiegano come principio disinfettante i Sali Quaternari d’Ammonio, e che hanno superato il test ed ottenuto la certificazione UNI ‐ EN 14476 legato alla attività virucida in sospensione, sono impiegabili nella lotta contro il CoViD 19, nelle soluzioni d’uso e con il tempo di contatto dichiarato e raccomandato dal Produttore del Disinfettante.

La giusta soluzione in uso e il tempo di contatto sono variabili fondamentali nella disinfezione.

Queste due condizioni possono variare secondo il principio disinfettante che si utilizza e in soluzione a quante parti per milione lavora.

I ppm, parti per milione, è una unità di misura adimensionale che indica un rapporto tra quantità misurate omogenee di un milione a uno.

Viene usata per livelli estremamente bassi di concentrazione di un elemento chimico.

Sanidart contiene Clorixidina e Quaternari in soluzione idroalcolica quindi abbina l’azione di due principi attivi che lavorano a 7.000 ppm, con la presenza di alcool al 36%. Questo gli permette di sviluppare un’azione disinfettante rapida e ad ampio spettro d’azione.

A questo proposito, ricordiamo che il Ministero della Sanità, nella lotta contro il CoViD 19, raccomanda di lavorare in soluzione da 1.000 ppm a 5.000 ppm, in base all’ambiente in cui si deve operare.

Sanidart è attivo su:

  • Gram negativi / Gram positivi
  • Pseudomonas / Candida albicans
  • Sui principali tipi di virus

N.B. Non è attivo sulle spore

Sanidart è conforme ai test:

  • UNI ‐ EN 1276 : 2009 / EC1 : 2011 Attività battericida in sospensione
  • UNI ‐ EN 13697 : 2015 Attività battericida di superficie
  • UNI ‐ EN 1650 : 2013 Attività fungicida in sospensione
  • UNI ‐ EN 13697 : 2015 Attività fungicida di superficie
  • UNI ‐ EN 14476 : 2015 Attività virucida in sospensione

In letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che i Corona Virus possono persistere sulle superfici, in condizioni ottimali di umidità e temperatura, fino ad un massimo di 9 giorni.

Le evidenze disponibili hanno confutato che i suddetti virus sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di Detersione e Disinfezione. A questo proposito raccomandiamo l’impiego del Sanidart in ambito sanitario: case di riposo, ospedali, cliniche, laboratori, studi medici, ambienti con elevata presenza di persone, quali ad esempio le scuole, per superfici di camere bianche e grigie.

Prestando particolare attenzione a tutte le superfici toccate di frequente, quali:

  • Maniglie di porte e finestre
  • Interruttori della luce
  • Superfici dei servizi igienici e dei sanitari

Il prodotto deve essere vaporizzato direttamente sulle superfici in modo che il principio disinfettante possa svolgere la sua azione virucida sul CoViD 19.

Unica eccezione sono le tastiere di computer, le parti elettriche, i telecomandi, i mobili antichi di pregio: in questo caso il disinfettante viene spruzzato, in quantità rilevante, direttamente su un panno in microfibra che poi viene passato sulle superfici.


Sanny

Nell’organizzazione delle pulizie di Detersione e Disinfezione di un ambiente è necessario implementare un sistema, una metodologia di lavoro, che preveda un’attenzione particolare alle pavimentazioni.

È fondamentale ricordare che l’80% dello sporco presente in un locale, è depositato su queste superfici.

Sono necessarie altre due considerazioni quando ci si appresta a svolgere questo lavoro:

  1. Le pavimentazioni sono superfici estremamente diverse fra loro ed ognuna di queste deve essere approcciata con estrema attenzione per evitare che una non corretta procedura di pulizia possa rovinarle in modo irreversibile.
  2. Le pavimentazioni hanno un valore stimato che equivale al 10% dell’intero immobile.

Nell’ambito delle operazioni di detersione e disinfezione di queste superfici è indispensabile conoscere questa situazione quando si deve pianificare la loro pulizia.

In Colkim, quando abbiamo dovuto definire quale principio disinfettante inserire nella nostra gamma prodotti per la detersione e disinfezione delle pavimentazioni, abbiamo valutato con estrema attenzione questo stato delle cose, muovendoci di conseguenza nella scelta del formulato da commercializzare.

Alla fine abbiamo optato per un prodotto a base di Sali Quaternari d’Ammonio: il Sanny.

Sanny è un Presidio Medico Chirurgico Registrato al Ministero della Sanità n° 18200.

Questo prodotto, su cui vogliamo richiamare la vostra attenzione, è un Deter-Disinfettante che lavora al 3% di quaternario attivo, specifico per pavimenti, che non necessita di risciacquo, utilizzabile su qualunque superficie, anche le più delicate.

Disinfetta, lasciando l’ambiente profumato grazie alla sua capacità deodorante persistente.

La sua versatilità e la compatibilità con qualsiasi pavimentazione, comprese quelle trattate con cere metallizzate, in soluzione al 4% lavora ad un pH 10, consentendone l’uso nel settore sanitario, nell’industria alimentare e nella ristorazione, in convivenze, scuole, alberghi.

Grazie alla sua capacità di abbattere velocemente la carica batterica il prodotto può essere inserito nella metodologia di lavoro di pre-impregnazione delle frange di lavaggio in microfibra.

Trova impiego nella pulizia e disinfezione dei filtri e dei pacchi alettati degli impianti di condizionamento.

Preparato in soluzione al 4% (40 grammi per litro d’acqua) lavora a 1200 ppm di principio attivo quaternario.

A questo proposito, ricordiamo che il Ministero della Sanità raccomanda di lavorare in soluzione da 1.000 ppm a 5.000 ppm, in base all’ambiente in cui si deve operare.

Sanny è attivo su:

  • Gram negativi e Gram positivi
  • Pseudomonas e funghi
  • Escherichia coli
  • Staphilococcus aureus
  • Pseudomonas aeruginosa
  • Enterococcus hirae
  • Candida albicans
  • Penicillum verrucosum

Non è attivo sulle spore.

Sanny è conforme ai test:

  • UNI ‐ EN 1276 : 2009 Attività battericida in sospensione
  • UNI ‐ EN 13697 : 2001 Attività battericida di superficie
  • UNI ‐ EN 1650 : 2008 Attività fungicida in sospensione
  • UNI‐EN 13697 : 2001 Attività fungicida di superficie

Sanny è conforme ai “Criteri Ambientali Minimi” previsti nelle specifiche tecniche di cui al punto 6.2 del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 24 Maggio 2012.


Oxidal

Nella lotta contro il CoViD 19 le evidenze disponibili hanno confermato che i suddetti Virus possono essere efficacemente inattivati da procedure di Detersione e Disinfezione che prevedano l’utilizzo di nebulizzatori.

L’uso di queste apparecchiature, nell’applicazione di soluzioni Deter Disinfettanti, consente di stendere rapidamente il prodotto sulle superfici.

L’effetto nebulizzante nell’aria ha un’azione di abbattimento del pulviscolo, potenzialmente veicolo di microorganismi.

Il disinfettante vaporizzato nell’aria ricade sulle superfici, in particolare sul pavimento e sui mobili. Quindi è necessario rispettare una corretta tecnica di intervento.

Vanno Deter-Disinfettate, con particolare attenzione, tutte le superfici toccate di frequente quali:

  • Maniglie di porte e finestre
  • Interruttori della luce
  • Superfici dei servizi igienici e dei sanitari

Per ottenere un efficace risultato di igienizzazione dell’ambiente, il prodotto deve essere finemente disperso in microgocce, quindi è necessario vaporizzare regolando l’ugello di uscita del nebulizzatore a 110 micron, erogando la soluzione ad altezza uomo.

Le superfici devono essere ricoperte con 10 grammi di soluzione per metro quadro.

Quando nei locali si opera con questa metodologia devono essere staccate le spine di tutte le apparecchiature elettriche e protette carte / stoffe / tessuti / computer / apparecchiature elettriche.

Per questa applicazione, il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità raccomandano, tra i principi attivi utilizzabili, l’uso di Perossido d’Idrogeno (acqua ossigenata).

L’acqua ossigenata è un forte ossidante, impiegabile per il trattamento di ossidazione e di igienizzazione, ossida lo sporco organico e ha effetto igienizzante e sbiancante sulle superfici.

L’Oxidal è un prodotto aggressivo che deve essere maneggiato con attenzione.

Per moquette e tappeti si devono fare dei test preliminari sulla tenuta del colore.

La raccomandazione del Ministero della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità è di usare il Perossido di Idrogeno puro allo 0,5% (5 grammi / litro), per consentire di lavorare a 5.000 parti per milione.

I ppm, parti per milione, è una unità di misura adimensionale che indica un rapporto tra quantità misurate omogenee di un milione a uno.

Viene usata per livelli estremamente bassi di concentrazione di un elemento chimico.

Nella gamma Colkim, il prodotto che raccomandiamo, per questo tipo di operazione, è l’Oxidal.

Abbiamo deciso di proporre questo articolo perché contiene il 35% di Perossido di Idrogeno (acqua ossigenata), ad alta concentrazione (130 volumi).

Questo consente di lavorare, quando si fa uso di nebulizzatori, rispettando il corretto dosaggio in soluzione del 4,5%, equivalente a 45 grammi per litro di acqua, a 15.000 parti per milione.

A questo proposito, il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità raccomandano di lavorare in soluzione da 1.000 ppm a 5.000 ppm, in base all’ambiente in cui si deve operare.

Il tempo di contatto è una variabile fondamentale nella disinfezione, quando viene impiegato il Perossido d’Idrogeno, nostro Oxidal, viene processato da un minimo di 5 minuti ad un massimo di 45 minuti.

Per una applicazione manuale il corretto dosaggio della soluzione in uso è pari all’1,5%.

Utilizzando panno carta monouso o in microfibra, per le superfici piane / alte / verticali / arredi / attrezzature e per un impiego sulle pavimentazioni, usando frange di lavaggio in microfibra o panni monouso, grazie alla forza meccanica che si produce e allo sporco che di conseguenza si asporta, il tempo di contatto è di 5 minuti.

Per la decontaminazione dei locali è necessario utilizzare attrezzature dedicate o monouso.

Le attrezzature riutilizzabili, dopo l’uso, devono essere decontaminate con un disinfettante con principio cloro attivo.

Quando la metodologia applicativa impiega nebulizzatori, il corretto dosaggio della soluzione in uso è pari al 4,5% e il tempo di contatto prevede, dopo avere vaporizzato l’Oxidal sulle superfici, a locale chiuso, un tempo di attesa pari a 45 minuti, dove si lascia asciugare il prodotto naturalmente.

Passato questo tempo è necessario assicurare la ventilazione degli ambienti per ulteriori 15 minuti.

Possiamo, quindi, affermare che dopo un’ora, dal momento in cui è stato vaporizzato il prodotto sulle superfici, il locale è di nuovo fruibile dalle persone.

In ambienti dove abbiano soggiornato casi confermati di CoViD 19, prima di essere stati ospedalizzati, a causa della possibile sopravvivenza del virus, tutte le operazioni di Deter-Disinfezione devono essere condotte da Personale formato, dotato dei Dispositivi di Protezione Individuale previsti, seguendo le misure indicate per la vestizione:

  • Filtrante respiratorio con FFP2 o FFP3

Quando l’Oxidal viene utilizzato con nebulizzatori la maschera deve essere con filtro ABEK P3

  • Protezione facciale
  • Guanti monouso
  • Camice monouso impermeabile a maniche lunghe
  • Sovra scarpe

Dopo l’uso è necessario seguire le procedure indicate per la rimozione in sicurezza dei Dispositivi di Protezione Individuale (svestizione).

I Dispositivi di Protezione Individuale monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto.