Rubrica di Mauri N.10: Vespe d’autunno

Sembra che il 2018 sia l’anno delle cimici. In questo periodo nugoli di insetti verdi, marroni, rossi, cinesi invadono abitazioni e capannoni, provocando disgusto ed allarme nella popolazione. E se ne parla diffusamente. Ma il caldo che riscontriamo in questo inizio di autunno, soprattutto al Centro-Nord, ha contribuito a mantenere i nidi delle vespe (genere Vespula) ancora in piena attività, con numerose operaie pronte ad entrare in azione se disturbate. Di norma a fine ottobre molte di queste femmine sterili sono già morte e compaiono le prime regine già fecondate, che dovranno svernare. Ma i tempi cambiano….Riscontriamo in questi giorni diversi casi di invasione di negozi e centri commerciali da parte di imenotteri aculeati che, attirati dalle luci artificiali oppure dagli “odori”, entrano dal tetto e dalle fessure nelle pareti, dove hanno costruito il nido, e provocano, in questo caso a ben ragione, allarme e forte disagio. Non è facile per il disinfestatore risolvere velocemente questo problema: gli ambienti sono di grandi dimensioni, c’è tanta gente e l’utilizzo di un insetticida non è sempre agevole ed efficace. Una soluzione semplice e “pulita” è il posizionamento, anche temporaneo e per pochi giorni, di una lampada UVA nel sito da bonificare.
Tutti gli Imenotteri sono molto attirati dai dispositivi luminosi i quali, in questo caso, assumono la funzione di controllo, e non solo monitoraggio. Può capitare che, in un locale infestato, un elettroinsetticida, a griglia oppure con piastra collante, possa catturare durante la notte quasi un centinaio di vespe, contribuendo a risolvere il problema. Come è noto in Italia, oltre alle cimici asiatiche “di questo periodo”, è presente, almeno dal 2009, il calabrone asiatico (Vespa velutina nigrithorax). Fino a pochi anni fa era distribuito soprattutto nel ponente ligure, ma ultimamente, oltre al caso eccezionale di un nido in provincia di Rovigo, ha colonizzato anche la provincia di Spezia e alcuni individui sono stati riscontrati in Toscana. Attenzione a questa specie! Ma fortunatamente il ben più famoso calabrone gigante asiatico (Vespa mandarinia), di cui spesso troviamo segnalazioni anche su internet, non ha ancora raggiunto il nostro paese. L’errata identificazione da parte di “entomologi più o meno esperti” è talvolta legata all’osservazione in natura di grosse femmine di imenotteri solitari innocui come Megascolia maculata flavifrons, dal colore nero e il capo giallo-aranciato, le quali possono assomigliare in maniera superficiale ai grossi calabroni alieni con cui vengono confuse. Ecco ancora una volta come risulta fondamentale il corretto riconoscimento di un parassita!